Incontri a tavola: quando il goulash ungherese si sposa con la birra belga d’abbazia
Questo mese il blog della Dabbe organizza un’importante sfida in cucina tra Ungheria e Belgio. Non sarà però una partita come le altre, dato che a vincere stavolta saranno tutte e due.
È un incontro a tavola tra un piatto tipico e una birra che ci sta insieme da dio. Un goulash ungherese e una bottiglia ambrata di abbazia.
Il goulash
Lo possiamo considerare un piatto della cucina mitteleuropea e trova infatti posto nel menu di cucina tedesca della pizzeria birreria Dabbe di Pisa. La sua storia nasce però in terra magiara, dove il gulyás era la cosiddetta zuppa alla bovara. Dalla prateria poi questo piatto si è spostato anche nelle tavole delle famiglie borghesi, intorno al 18esimo secolo. È soprattutto fuori dall’Ungheria che viene fatto cuocere molto a lungo in modo tale che la carne di manzo diventi tenera e assomigli, di fatto, al nostro spezzatino.
Da servire rigorosamente in un piatto fondo, ha il suo punto forte proprio nella cottura lenta assieme a lardo, cipolle, patate e peperoncini, arrivando così a riscuotere quel gusto unico per cui, chi conosce il goulash, non può più farne a meno!
Quale abbinamento?
Noi della Dabbe abbiamo trovato una birra veramente adatta ad accompagnare questo tipo di piatto. Consigliamo infatti una bottiglia di Steen Brugge Red 9°. Si tratta di una amber strong ale ad alta fermentazione dal colore ramato, con una schiuma fine e persistente, un aroma intenso e un bel gusto pieno e rotondo. Fa la differenza il gruut, una miscela di erbe che viene utilizzata nella ricetta delle birre amare e aromatizzate.
Dabbe ha fatto incontrare a tavola due grandi e secolari tradizioni. Quella della Steen Brugge parte addirittura dall’anno domini 1084 quando, nell’abbazia di Oudenburg, Arnoldus van Tiegem diffuse l’utilizzo della birra al posto dell’acqua che, in quelle terre, era inquinata e fautrice di gravi malattie. Quel sapere è passato in epoche molto più recenti, nel 1934, all’abbazia di St. Pieters a Steenbrugge che aveva attrezzature idonee per portare avanti quella tradizione secolare. Ancora oggi si utilizza il gruut come nel Medioevo, secondo canoni di produzione e utilizzo antichissimi. Le erbe forniscono alla birra sentori di cannella, che si associano a note maltate, fruttate e caramellate fino a una nota luppolata che, nel finale, attenua la dolcezza di questa amber strong ale.
Insomma, un incontro perfetto tra tradizioni secolari, da provare alla Dabbe per chi può venire a fare un giro a Pisa, o anche altrove, sperando di aver dato un consiglio davvero interessante!
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