Per tanti parlare di birre analcoliche può sembrare blasfemia. Eppure anche in questo settore ci sono eccellenze, tanta ricerca e fette di mercato. In Europa rappresentano ancora il 5% del mercato totale, ma negli Stati Uniti queste bevande hanno raggiunto addirittura il 30%. Il trend è in aumento soprattutto a causa dei bassi limiti di alcol nel sangue che sono richiesti dalla legge per mettersi alla guida di un veicolo. I neopatentati hanno persino un limite zero. Con queste birre è possibile, se ben consigliati, poter gustare un prodotto di qualità, dal gusto deciso e soprattutto che ti permette di rimetterti senza problemi alla guida.
A decidere se una birra è analcolica (o comunque a bassissimo contenuto di alcol) è il titolo alcolometrico volumico che deve essere massimo dell’1,2%. In alcuni paese questo limite è diverso: per gli USA è di 0,4% e per la Gran Bretagna è dello 0,05%. Dal punto di vista nutrizionale, mediamente hanno un apporto calorico 30% inferiore alle altre birre.
La produzione delle birre analcoliche può avvenire tramite due processi: uno è quello della diluizione dei mosti con acqua in modo da abbassare il TAV al livello consentito, l’altro è quello di separare, tramite tecniche specifiche chimico/fisiche, l’alcol dalla birra.
Alla Birreria Dabbe di Pisa per fornire un prodotto di alta qualità in questa gamma è stata scelta la Clausthaler, una keller bionda tedesca non filtrata con dry hopping, dotata di un aroma intenso e lievi note di frutti e agrumi. Un prodotto dal gusto asciutto, armonioso e con una notevole persistenza di luppolo. La Clausthaler si accompagna facilmente con ogni piatto e può essere una valida alternativa nella serata in cui gli amici di dicono che devi prendere la macchina. Provare per credere!